Le pere volpine sono piccole, sode, deliziose perine selvatiche. La tradizione contadina umbro-romagnola le prepara al forno, con le castagne oppure cotte nel vino. Spinti dalla curiosità abbiamo provato questa ultima versione, seguendo una nostra intuizione per la ricetta.
Il risultato? Un dessert avvolgente, caloroso, perfetto per le stagioni fredde. Adatto agli amanti delle consistenze strambe, ma vincenti, l’unione tra la granulosità della perina e il denso e spesso sughetto ti conquisteranno. La pera volpina: da frutto dimenticato ad asso nella manica.
Se sei un fan del vin brulé e del suo aromatico profumo questo dolce fa al caso tuo.
Curiosità sulla pera volpina
La pera volpina fa parte di quella categoria di frutti dimenticati da noi umani, che spesso preferiamo a quelli belli incelofanati e fuori stagione dell’Iper. Trattandosi di un frutto, figlio di un albero spontaneo, è stato cibo prelibato negli anni di guerra, soprattutto per le comunità montane dell’Appennino. Un po’ come la nespola, va raccolto e fatto maturare a dovere, altrimenti risulterà aspro e duro. L’altra soluzione è quella di cuocere questa pera a lungo, nell’acqua o nel vino o anche ad alte temperature, utilizzando un forno.
Esteticamente si presenta rotondeggiante e dal colore verde ruggine, all’interno invece è bianca e granulosa. La pera volpina deve il suo nome alle volpi, poiché sono golose di questo frutto. Difficilmente la troverai in vendita tra i banchi del mercato o nei negozi, ma potresti trovarla a una sagra contadina di paese.
Dosi
x 8 persone
Tempo
2 h e 10 min
INGREDIENTI
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