Cos’è il tè bancha kukicha

Il tè bancha kukicha é una bevanda che si ottiene dai rametti della pianta del tè: Camelia Sinensis. “Kuki”, in giapponese, significa infatti “stelo”, mentre “cha” é la parola generica per identificare il tè.

Non contiene foglie e, di conseguenza, i livelli di teina sono esigui e scompaiono del tutto con la lavorazione. Per questa ragione é una bevanda adatta a tutti, grandi e piccoli, in qualsiasi momento della giornata.

Il tè bancha kukicha, tè di origine giapponese, fu introdotto in Occidente da Georges Ohsawa, assieme alla sua filosofia macrobiotica, a partire dagli anni sessanta. Questo perché possiede notevoli proprietà, che affronteremo nel dettaglio nei prossimi paragrafi. Oltre a bancha kukicha questo tè viene anche chiamato “dei tre anni” poiché è il tempo generico che intercorre tra le potature dei rametti bassi, sulla pianta del tè.

Che sapore ha il tè bancha kukicha

Il tè kukicha ha un sapore e profumo molto delicati, anche per questo si presta ad accompagnare i pasti. Possiede una nota dolce, che ricorda la mandorla tostata. Mantiene un ottimo sapore anche servito freddo o a temperatura ambiente.

Personalmente amo occasionalmente unirlo con una punta di polpa d’umeboshi, per ottenere una vera e propria bevanda mineralizzante e energizzante, adatta anche per gli sportivi. Se invece desidero una nota più dolce lo unisco con una piccola dose di succo di mela concentrato. Delizioso e calmante.

Come preparare il tè bancha kukicha

Il tè bancha kukicha non si ottiene per infusione, ma per decozione. Le dosi indicative sono di 1 cucchiaio raso per 500ml d’acqua. E il tempo di bollitura dai 5 ai 10 minuti. Infatti si può scegliere di avere un tè più o meno leggero, a seconda del proprio gusto e anche della stagione.

Nei mesi più caldi è consigliabile, secondo la visione yin e yang della macrobiotica, prediligere un tè più delicato (quindi più leggero in rametti e meno bollito).

I rametti del tè bancha kukicha possono essere riutilizzati fino a tre volte, nella preparazione della bevanda. Quindi non buttatarli subito via dopo la prima bollitura perché potrai prepararvi ancora qualche tazza di tè.

Le proprietà del tè bancha kukicha

Il tè kukicha, nonostante sia un tè considerato di seconda scelta in patria, proprio perché ottenuto dalla potatura dei rami e non dalle pregiate foglie della Camelia Sinensis, possiede innumerevoli proprietà:

  • Favorisce la digestione e stimola il metabolismo, grazie alle catechine. Consigliatissimo da bere caldo, dopo i pasti, se tendenti a una digestione lenta e faticosa.

  • Ricco in minerali e vitamine. Calcio e ferro forniscono un apporto energizzante e la vitamina A, nello specifico, funge da antibatterico, in particolare del cavo orale.

  • Diuretico e ipoglicemizzante. Indicato per supportare i reni o chi ha generiche infiammazioni alla vescica.

  • Antiossidante, poiché all’interno dei rametti, come nelle foglie, sono presenti polifenoli, che aiutano a combattere i radicali liberi e prevenire l’invecchiamento della pelle.

  • Alcalinizzante per via ematica, bilanciando i livelli di acidità nell’organismo.

Come si ottiene il tè bancha kukicha

Il tè bancha kukicha si ottiene assemblando quattro diversi tagli della pianta del tè. Il primo taglio viene effettuato sulla parte inferiore delle piante ogni tre anni, in autunno. La seconda potatura dei rametti avviene una volta ogni dieci anni, in pieno inverno, quando il livello di teina della pianta è più basso. Il terzo e il quarto taglio vengono effettuati ogni anno, a marzo e giugno, e sono costituiti da ramoscelli più piccoli e foglie secche.

Le potature servono anche a stimolare nuovi germogli per la produzione di altri tè di qualità Sencha e Gyokuro. I rametti raccolti vengono poi cotti a vapore ed essiccati al sole per circa una settimana, quindi conservati in sacchi di carta e invecchiati per circa tre anni.

Dopo la stagionatura, i rametti vengono tagliati, classificati e tostati quattro volte, in base alla loro dimensione. Questa tostatura paziente e cerimoniosa dà origine al tè kukicha, bevanda ormai popolare tra gli appassionati di cucina macrobiotica e naturale.

Qual è la differenza tra tè bancha kukicha e hojicha?

Inutile dire che, a seguito di una banale ricerca on-line, si può spesso rimanere confusi, perché le informazioni riguardanti il tè kukicha sono a volte contrastanti e poco approfondite.

È vero che il tè kukicha non è l’unico tè bancha, ma possiede un “fratello” ovvero il tè bancha hojicha. Quest’ultimo è un tè verde, che si ricava dalle foglie della pianta del tè (Camelia Sinensis): prima passate a vapore, poi essiccate lentamente in forno e lasciate invecchiare per un anno.

Al termine della maturazione si tostano delicatamente, operazione che ha in comune con i rametti del bancha kukicha. Il tè hojicha si ottiene per infusione. Questi bancha sono entrambi ottimi tè, ma quello consigliato quotidianamente dalla macrobiotica è la varietà kukicha.

Rimedi macrobiotici con tè bancha kukicha?

Il tè bancha kukicha non è solamente una benefica bevanda da sorseggiare a tutte le età. In combinazione con altri ingredienti della tradizione macrobiotica, come umeboshi o gomasio, può essere un vero toccasana per male alla testa, spossatezza, ipertensione.

Utile anche per la pulizia degli occhi, con garza sterile, in caso di congiuntivite batterica. Se sei interessato all’argomento ti invito ad approfondire attraverso le seguenti pubblicazioni:

Quale acquistare

Personalmente acquistiamo tè bancha kukicha biologico, in un negozio che lo vende sfuso, qui a Cesena. Non è impossibile trovarlo in questa forma in città con negozi di alimentazione naturale o erboristerie. Altrimenti è possibile acquistarlo senza difficoltà online. Lasciamo qui i link ad alcune marche valide, che abbiamo utilizzato nel tempo:

Solitamente non ha molto senso acquistarlo in bustine preconfezionate (nonostante venga venduto anche in questa forma) proprio perché non é un tè da infusione, ma decozione. I rametti subiscono un ulteriore processo di lavorazione, evitabile, per venir confezionati. In caso tu l’abbia preso in filtri, ti basterà bollirli, facendo attenzione alla dose di ciascuna bustina.

Come avere il tè bancha kukicha pronto in ogni momento della giornata?

Ti consigliamo qui il nostro rituale familiare mattutino: preparare circa 3 litri di tè bancha kukicha e poi conservarlo in un thermos. Questo trucchetto ti permetterà di avere la bevanda sempre pronta e alla giusta temperatura. Così non ci sarà bisogno di farla più volte e berrai con maggiore naturalezza e minor sforzo.